Una pianura contesa
Il primo conflitto greco documentato, avvenuto in un periodo successivo al nebuloso medioevo elladico, coinvolge due potenze regionali dell’isola di Eubea: la città-stato di Calcide e la città-stato di Eretria.
Secondo le fonti non si sa molto del conflitto né tantomeno delle battaglie combattute né dell’esito dello scontro (nonostante alcune fonti riportino la sconfitta di Eretria e la sua conseguente distruzione). Anche sulla data dello scontro le fonti divergono tra la fine dell’VIII secolo a. C. e la prima metà dello stesso secolo, come divergono sugli alleati degli schieramenti euboici che hanno preso parte al conflitto.
Tra le fonti più autorevoli che riportano la guerra lelantina vi è Tucidide, il quale nella sua Guerra del Peloponneso asserì:
“Soprattutto per la guerra sopraggiunta nei tempi antichi tra Calcidesi ed Eretriesi, anche il resto della Grecia si divise per allearsi con gli uni o con gli altri.”
Come riportato anche da altri blog che affrontano il tema della guerra lelantina, è certo il casus belli, che verteva sul possesso della fertile pianura (identico casus belli qui) lelantina, dalla quale prende il nome dello scontro.
Conseguenze:
La guerra lelantina presenta molti punti oscuri ma si ritiene che abbia avuto due risvolti importanti, quali:
- sancire la fine dell’epoca degli scontri tra signori della guerra aprendo quella dei combattimenti di fanteria su larga scala che vede come protagonisti guerrieri come gli opliti, inquadrati in uno specifica formazione: la falange.
- l’affermazione di entità politiche o confederazioni definite per il controllo o possesso di territori strategici.
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